Onorevoli Colleghi! - La prima proposta di legge per celebrare il 20 settembre, anniversario della «breccia di Porta Pia» e della liberazione di Roma, con la fine del potere temporale del Papa, è stata presentata alla Camera dei deputati dall'onorevole Niccolò Gallo nel maggio 1889. Si dichiarava il 20 settembre «Festa nazionale per celebrare l'Unità d'Italia», che allora era festeggiata, insieme con lo Statuto del Regno, ai sensi dell'articolo 1 della legge 5 maggio 1861, n. 7, la «prima domenica del mese di giugno di ogni anno».
In pratica si spostava al 20 settembre la festa per l'Unità d'Italia mentre rimaneva alla prima domenica di giugno la festa per lo Statuto.
La proposta di legge non è stata mai discussa.
La seconda proposta di legge è stata presentata, nel dicembre 1891, alla Camera dei deputati dall'onorevole Nicola Vischi. Si modificava l'articolo 1 della citata legge 5 maggio 1861, n. 7, dichiarando il 20 settembre «Festa nazionale per celebrare l'Unità d'Italia e lo Statuto del Regno».
In pratica si spostava al 20 settembre la Festa nazionale prevista per la prima domenica di giugno, in quanto tale data, ricordando «il riscatto della nostra Roma capitale e la caduta del potere temporale dei Papi» era «la più degna di essere prescelta per le celebrazioni della festa della unità e della libertà della patria». Il 20 settembre diventava l'unica data per festeggiare sia l'Unità nazionale che lo Statuto, per evitare duplicazioni di celebrazioni e «possibilità di gare» con la Festa dello Statuto, se questo si fosse continuato a festeggiarlo la prima domenica di giugno.
L'esame della proposta di legge (che aveva il n. 265 degli atti della Camera dei